
Amici, anzi, conoscenti carissimi!
Ma quante volte, divertiti e burlati
sulle mie disgrazie, quante grasse risate,
lupercalii, gorgoglii e versi sogghignanti
dalle vostre Fetide e maleolenti bocche!
Puzzose a tal punto, che lo spazzolino
chiese allo spazzolone di fare cambio
per il troppo sempre nuovo duro lavoro!
Banchetti e Triclinii si sono inondati
del sangui-brioso dolore delle vostre
dolci parole, non dette per puro gusto
ma per sola osservazione di realtà,
si capisce! Sciolte missive digitali
non hanno avuto che parole mielose
per me e le mie avventure, tali come
il cioccolato fondente. Purissimo e grezzo
come le opinioni malsane e salsose.
Comizi, intrighi e complotti… questi i vostri
preferiti passatempi: studio e cultura
solo all’uomo della vostra diversa natura.
L’avete forzato, detestato, temuto
in privato per il suo sopraffino udito.
Ma voi lo conoscete, non vi è niente
che non riesca a sapere se solo ne
foss’interessato. Così al quarto anno
d’un tempo non precisato, stolto dormiente
il vostro finalmente si è sollevato.
Fitto fitto prepara il suo aureo arco
per scoccare la divina freccia boschiva.
Il vostro inganno è già stato svelato
ed il vostro gioco presto annientato.
Non temete, distratti chiacchieranti stolti,
a voi resterà un trattamento di élite,
vi verrà riservato, e i vostri molti,
incessanti e odiosi pensieri dinamite
scoppieranno contro voi come il piccolo
e stolto affogo nel vostro vinacciuolo.
Andrea Trocino 4B
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