
“Entrar nella mafia ed esser dannato
è come convertirsi a una religione,
non si cessa mai di essere prelato,
nemmeno mafioso”, disse Falcone[1].
La mafia è miseria di chi crede
che vige la legge del prepotente;[2]
la mafia è persona senza fede,
distrugge speranze edolore non sente[3].
Sempre si dice che la mafia uccide,
ma,ahimè, non solo in estate[4]
e la morte in verità la decide
il cieco che guarda e zitto rimane[5].
Ma se la gioventù rinnegherà,
la violenta e oscura associazione,
come un brutto incubo svanirà
insieme alla sua triste ragione.[6]
Io desidero infine affermare che
la mafia è una montagna di merda.
Perciò noi ci dobbiamo ribellare[7]
prima che l’onestà in noi si perda.
Andrea Reveverberi 4B
[1]Falcone, ripresa da “Cose di cosa Nostra” , raccolta di interviste della giornalista Francese Michelle Padovani poste al noto magistrato palermitano nel suo penultimo anno di vita prima della strage di Capaci del 23 Maggio 1992
[2] Luigi Garlando (giornalista e scrittore Italiano) ripresa da “Per questo mi chiamo Giovanni”, 2004
[3] Ripresa dal discorso di Mattarella in seguito alla condanna di Papa Francesco ai corrotti, Roma 2015
[4] Citazione del film del regista Pierfrancesco Diliberto “La mafia uccide solo d’estate”
[5]Dalla celeberrima frase di Peppino Impastato;giornalista e attivista contro la mafia, assassinato dalla mafia nel 1978 nella periferia di Palermo.
[6] Da una nota frase di Paolo Borsellino, 1989.
[7] Peppino Impastato, da un articolo del giornale “L’idea socialista”, 1966
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