
Immobile attendo la tempesta
che impressa nella mia testa,
avanza colma di miliardi di gocce:
lacrime1 versate come fossi foce.
Piove: così non piango da solo2,
ma in solitudine talvolta mi consolo3.
Un mondo nel cuore, non esiste a parole4
Perché è muto, se grande, il dolore5;
Se mai esulto, allora bisbiglio…
il tormento dorme sempre sveglio6.
Io, al contrario, vivrei addormentato7,
tra il dolce rumore della vita, beato.
Giulia De Paoli 4B
Note:
1:Ispirazione generale da “Lacrime di pioggia” – Antonello Venditti
2:“C’è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo”– “Il bombarolo”, Fabrizio De Andrè
3:da “Elogio della solitudine”,Fabrizio De Andrè
4: “Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole”– “Il matto”,Fabrizio De Andrè
5:“Lieve è il dolore che parla. Il grande, è muto” – Seneca, massima
6:“Se sei felice non gridarlo troppo, la tristezza ha il sonno leggero” – Giacomo Leopardi
7: “Io vivere vorrei addormentato, entro il dolce rumore della vita.” – Sandro Penna
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