
Prima vedo i colori, poi gli uomini. (1)
Non bastando le parole. Dipingo:(2)
con la guerra faccio il cavalletto
e con i soldati i miei colori. (3)
Parlando con gli occhi, descrivo il mondo, (4)
perché i colori non piangeranno
e grazie al sole risorgeranno. (5)
Ecco: il rosso del sangue dei feriti, (6)
le lacrime celesti di dolore (7)
e il cielo all’arrivo della morte. (8)
Di vincitori non serve chiedere: (9)
vincere è tragico come perdere (10)
di nuovo nel presente come allora.
La memoria è lo scriba dell’anima (11).
Beatrice Magugliani 4G
1) “Prima i colori. Poi gli esseri umani. E’ cosi che di solito vedo le cose. O almeno ci provo” detto dalla Morte in “Storia di una ladra di libri”.
2) “A volte le parole non bastano. E allora servono i colori.” Alessandro Baricco.
3) “La guerra è un cavalletto, i politici sono il quadro e i soldati sono il colore.” Gabriele Ristallo.
4) “Dillo a parole tue. Se i tuoi occhi potessero parlare cosa direbbero?”parole di Max in “Storia di una ladra di libri”.
5) “E desidero solo colori. I colori non piangono, sono come un risveglio: domani i colori tornerann.” Cesare Pavese, Agonia.
6)“[…] Non avevo il rosso per il sangue dei feriti […]”Talil Sorek nella poesia “Ho dipinto la pace”.
7)“Le lacrime non sono espresse dal dolore, ma dalla sua storia.” Italo Svevo.
8) “L’interrogativo che devi porti è: che colore assumerà ogni cosa nell’istante in cui verrò da te? Che cosa dirà il cielo?” detto dalla Morte in “Una ladra di libri”.
9) “Non chiedere chi ha vinto: non ha vinto nessuno. Non chiedere chi ha perso: non ha perso nessuno. Non chiedere a cosa ha servito: non ha servito a nulla.” Oriana Fallaci.
10) “E’ difficile non essere sopraffatti da un’ondata di rabbia quando si ripensa alla guerra. L’orribile sensazione che si prova è che la guerra non risolve niente e che vincere una guerra sia disastroso quanto perderla.” Agatha Christie.
11) “La memoria è lo scriba dell’anima.” Aristotele.
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