imagealt

2024/2025 GreenTosi

Progetti Green School Anno Scolastico 2024/2025

I Pilastri Affrontati

Nell’anno scolastico precedente l’Istituto è riuscito ad ottenere la certificazione di classe A.

Per confermare il risultato ottenuto ed incrementare l’impegno dell’istituto, per l’anno scolastico 2024/25 si è deciso di affrontare sei Pilastri :

pilastri

1) Energia:

La storia dell’uomo è da sempre legata alla sua capacità di ricavare e utilizzare l’energia. Dall’uomo primitivo, che sfruttava l’energia che riusciva a ricavare dalla natura che lo circondava, all’uomo moderno, che ha imparato a sfruttare i combustibili fossili, l’andamento delle civiltà è andato di pari passo alla loro capacità di sfruttare nuove fonti energetiche. Tuttavia, negli ultimi decenni, si è acquisita sempre più la consapevolezza che i combustibili fossili, non sono inesauribili e che il loro sfruttamento incondizionato ha portato diverse conseguenze negative sul piano ambientale, andando ad incidere in maniera significativa sulle concentrazioni di gas serra e quindi sui cambiamenti climatici. Affrontare questo pilastro si traduce nell’approfondire il tema del risparmio energetico, per sensibilizzare i ragazzi e le nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale e poter realizzare delle azioni concrete volte alla riduzione dei consumi energetici  

2) Rifiuti

Ogni anno vengono prodotti milioni di tonnellate di rifiuti in tutto il mondo, che devono essere gestiti, trattati e smaltiti in modo adeguato.  Negli ultimi anni si è posta molta attenzione sulla raccolta differenziata e sul riciclo dei rifiuti prodotti; sicuramente queste sono iniziative utili per arginare il problema, sensibilizzare ed educare la collettività sulla tematica da affrontare, ma da sole non sono sufficienti. La vera sfida nei prossimi anni è la prevenzione della formazione dei rifiuti attraverso l’applicazione di nuove tecnologie, l’allungamento del ciclo di vita dei prodotti, la diminuzione del consumo di imballaggi e prodotti monouso e, più in generale, il passaggio da un’economia lineare ad una circolare e sostenibile. Affrontare questo pilastro si traduce nell’approfondire il tema dei rifiuti e delle problematiche ad essi correlate, per sensibilizzare i ragazzi e le nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale e incentivarli a realizzare azioni concrete volte alla riduzione della produzione di rifiuti.

3) Mobilità

La mobilità e un sistema di trasporti efficiente e accessibile rivestono un ruolo essenziale nella maggior parte delle attività e nell’economia della società moderna, andando ad incidere profondamente sulla qualità di vita della popolazione. Allo stesso tempo i trasporti rappresentano una delle principali fonti di pressioni ambientali nell’Unione Europea, contribuendo ai cambiamenti climatici, all’inquinamento atmosferico e a quello acustico, allo sfruttamento e all’impermeabilizzazione del suolo e alla frammentazione degli habitat. Affrontare questo pilastro si traduce nell’approfondire il tema della mobilità e delle problematiche ad essi correlate, per sensibilizzare i ragazzi e le nuove generazioni sui temi della mobilità sostenibile.  

4) Biodiversità

La biodiversità viene definita dalla Convenzione ONU sulla Diversità Biologica come la varietà e la variabilità degli organismi viventi animali e vegetali e dei sistemi ecologici in cui essi vivono, comprende la diversità entro la specie, tra specie e tra ecosistemi. La diversità genetica si riferisce alla variabilità dei geni all’interno di una determinata specie, rappresentando quindi il patrimonio genetico della specie stessa. La diversità specifica si riferisce alla presenza di specie diverse all’interno di un territorio e alle relazioni che intercorrono tra di loro. La diversità ecosistemica si riferisce invece al numero e alla differenziazione degli ambienti fisici, degli habitat, di raggruppamenti di organismi e di interazioni che si stabiliscono tra di loro. La biodiversità è importante non solo per il suo valore intrinseco ma anche perché fornisce all’uomo tutta una serie di risorse e vantaggi che vanno sotto il nome di “beni e servizi ecosistemici” che hanno un ruolo fondamentale per la sopravvivenza delle comunità umane e di tutte le specie e che soddisfano, direttamente o indirettamente, le necessità dell’uomo. I beni prodotti dagli ecosistemi comprendono il cibo, l’acqua, il carburante e il legname, mentre i servizi comprendono l’approvvigionamento idrico e la purificazione dell’aria, il riciclo naturale dei rifiuti, la formazione del suolo, l’impollinazione e i meccanismi regolatori di cui la natura, lasciata a sé stessa, si avvale per controllare le condizioni climatiche e le popolazioni di animali, insetti e altri organismi. Affrontare questo pilastro si traduce nella conoscenza diretta e azioni concrete a favore dell’ecosistema: interventi migliorativi, monitoraggi e collaborazioni con attori già impegnati nella tutela del territorio e nell’impegno civico.

5) Spreco alimentare

Sebbene non ne esista una definizione univoca, nemmeno a livello istituzionale, possiamo considerare, secondo quanto affermato dalla FAO (Food and Agricultural Organization), come spreco alimentare “qualsiasi sostanza sana e commestibile che invece di essere destinata al consumo umano viene sprecata, persa, degradata o consumata da parassiti in ogni fase della filiera agroalimentare”. È anche importante sottolineare che parte dello spreco risulta comunque inevitabile, in quanto riguarda tutti gli scarti derivanti dalla lavorazione e dalla preparazione di cibo e bevande e tutti quei prodotti che non hanno più le caratteristiche necessarie per garantirne un consumo sicuro da parte dei cittadini, e che quindi non sono più vendibili, ma devono essere smaltiti come rifiuti. Lo spreco alimentare evitabile riguarda invece tutti quei prodotti che, sebbene siano ancora perfettamente commestibili, vengono tolti dal mercato oppure gettati via dai consumatori finali; in questa definizione rientrano tutti quei prodotti non consumati per tempo, gli avanzi di pasti troppo abbondanti o cibi che alcune persone consumano e altre no.

Per poter ridurre l’entità dello spreco alimentare è necessario agire su entrambe queste categorie: sullo spreco inevitabile andando a migliorare i processi di lavorazione, introducendo nuovi sistemi di imballaggio e datazione degli alimenti, e su quello evitabile agendo soprattutto sulle abitudini alimentari della popolazione in modo da promuovere comportamenti più sostenibili, come una corretta pianificazione degli acquisti, la comprensione delle date di scadenza e la scelta della provenienza degli alimenti.

Affrontare questo pilastro si traduce l’attuazione di un’azione cooperativa dell’intera comunità scolastica in cui alunni, docenti, personale non docente e genitori agiscono insieme per il comune obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 dovute allo spreco alimentare

6) Acqua

L’acqua è una delle risorse più preziose presenti sulla Terra: la vita stessa ha iniziato a svilupparsi ed evolversi sul nostro pianeta milioni di anni fa grazie all’acqua e tuttora l’esistenza e la sopravvivenza dell’uomo è legata alla disponibilità di tale risorsa.

Gli esseri viventi hanno bisogno d’acqua per vivere: i corpi degli animali e anche di donne e uomini sono costituiti in gran parte d’acqua, con percentuali che variano dal 55 al 75% a seconda dell’età negli esseri umani. Basterebbero questi pochi dati a testimoniare che l’acqua è indispensabile alla nostra vita.

Ogni anno nel mondo si utilizzano 6 miliardi di metri cubi d’acqua. Di questi, 240 milioni si “consumano” in Europa e 34 milioni in Italia.

Il tipo di utilizzo però varia molto a seconda delle latitudini e delle condizioni economiche delle nazioni. Nel mondo, il 69% di tutta l’acqua utilizzata serve all’agricoltura, mentre in Europa solo il 21% è usato a questo scopo e in Italia la percentuale sale nuovamente al 50%. L’industria sfrutta invece “solo” il 29% di tutta l’acqua prelevata dall’uomo, percentuale che in Europa è del 54% e in Italia del 23%. Infine, gli usi civili e domestici assorbono la parte restante: 12% nel mondo, 25% in Europa e 27% nel nostro Paese.

Bisogna inoltre considerare che questa risorsa, non è equamente distribuita su tutto il pianeta, ma ogni giorno milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso ad acqua potabile sicura e pulita.

Anche la qualità di questa risorsa è seriamente compromessa: ogni giorno fiumi, mari, oceani e falde acquifere vengono contaminati da sversamenti di sostanze inquinanti, pesticidi ed erbicidi utilizzati in agricoltura e da rifiuti.

Promuove nelle scuole un percorso collettivo volto a sensibilizzare le comunità scolastiche riguardo al tema dell’acqua e dei suoi sprechi.

Affrontare questo pilastro si traduce nel prevede il coinvolgimento e la cooperazione di tutta la comunità scolastica: alunni, genitori, insegnanti, personale non docente e famiglie per raggiungere l’obiettivo comune di costruire una realtà più sostenibile riducendo il consumo e lo spreco della risorsa idrica.